L’inverno di Bellaria-Igea Marina è generalmente scarso di precipitazioni, ed è freddo e umido. Si contano oltre quaranta giorni con temperature minime inferiori a 0 gradi. L’accumulo nevoso medio annuo è sorprendentemente alto, circa 10 cm, uno dei più alti tra le zone costiere dell’intero Mediterraneo. Pensate che nel passato era ancora più alto, infatti l’accumulo nevoso medio annuo è molto diminuito rispetto agli anni ’60 quando si verificavano fenomeni frequenti e intensi che determinavano accumuli medi di 35/40 cm per inverno. Resta nelle mamoria dei Bellariesi come “l’inverno del nevone” quello del 1962/1963 che fu il più nevoso dall’inizio delle rilevazioni, dove si registrarono 103 cm di accumulo totale.
In questa pagina puoi vedere le IMMAGINI IN DIRETTA della spiaggia e del mare di Bellaria-Igea Marina e puoi avere un quadro preciso ed affidabile delle previsioni per le prossime 48 ore.
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P.S. Lui, il Gabbiano, ogni tanto si ripresenta. Forse il posto gli piace, forse è una buona posizione per scrutare il mare.
Vogliamo dargli un nome?
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Il clima di Bellaria Igea Marina è influenzato del clima mediterraneo e quello più continentale della Pianura Padana, con aspetti di entrambe, presentando caratteristiche che variano dal clima temperato sublitoraneo al clima temperato sub continentale.
I venti:
Bellaria Igea Marina è piuttosto ventilata e attraversata da tutti i venti. Il vento più frequente si presenta in estate sotto forma di brezza di mare. Il vento più freddo, che è anche l’unico in grado di portare la neve sulla costa, è il Ponente che in inverno raccoglie il freddo accumulatosi nel “catino padano” e lo porta verso il mare.
La pioggia:
La piovosità è distribuiti durante tutto l’anno registra il suo massimo nella stagione autunnale, il minimo in inverno.
La primavera ha una piovosità di circa 160-180 mm.
Lavori in spiaggia:
Ogni autunno viene preparata la spiaggia per contrastare l’erosione causata principalmente dalle burrasche invernali. A questo scopo si raccoglie quanta più sabbia possibile e la si accumula lontano dalla battigia. Si formano così delle dune.
In primavera avviene l’operazione opposta; si lavora per ridistribuire sulla spiaggia la sabbia accumulata nella duna. In queste immagini una fase del lavoro di stesura della sabbia.
Condizioni meteorologiche dal 8 al 14 Maggio 2012.
Si può notare la sabbia lavorata da poco con la ruspa. La sabbia, precedentemente ammucchiata a mò di duna lontano dalla battigia, è stata spianata dalla ruspa. Toccherà poi al bagnino, con un duro lavoro, ripassare con il vallo a motore e poi a mano, col rastrello, tutta la spiaggia per rendere la sabbia dorata e fine.
Le persone che durante il giorno si vedono in acqua sono dedite alla raccolta delle vongole e dei cannelli (Solen marginatus).
Al minuto 2:00 si vede che il bagnino ha già posizionato due file di tavolini.
L’indomani ci ha pensato il mare a stendere la sabbia! La notte del 13 Maggio è iniziata una burrasca che è durata fino al primo pomeriggio del 14. Ci siamo abituati, le burrasche ci sono sempre state e sempre ci saranno.
Maggio 2018. La spiaggia è pronta per accogliere i primi turisti.